 OTO C40 R4Anno di produzione 1953Oto Melara presenta il bicilindricoE' poderoso il bicilindrico che sfiora i 40 cv Il 40 entra di merito in una classe di mezzi superioreIl 1953 rimane sicuramente l'anno in cui vengono presentate più novità al mercato, ed il motore bicilindrico rappresenta certamente la massima espressione della tecnologia sviluppata negli stabilimenti di La Spezia. Questo trattore che sarà presentato anche nella versione nativa cingolata e trasformabile, punta a ritagliarsi una fetta di mercato tra i marchi più affermati; basti pensare che nello stesso periodo Landini è sul mercato con il poderoso 55/60 che però continua ancora ad essere equipaggiato con un motore testa-calda ormai sorpassato. I 38,5 cv che il motore bicilindrico a L riesce ad esprimere, rappresentano proprio la quantità di potenza necessaria per poter offrire un trattore moderno e versatile a chi deve affrontare le colture più impegnative. I motore viene infatti subito apprezzato per le grandi doti di accellerazione e coppia che lo distinguono dalla concorrenza, ma ancora una volta il mezzo risulta essere particolarmente fragile nei particolari che compongono l'assale anteriore. La particolare struttura del mezzo evidenzia ancora una volta un eccessivo arretramento nel bilanciamento dei pesi, che innesca durante le lavorazioni, un continuo impennarsi dell'avantreno. I pedali delle frizioni e dei freni di sterzo, nonchè della frizione centrale, restano nella solita configurazione 'invertita' già vista sulle serie precedenti. Il coperchio della frizione centrale si distingue dalla produzione precedente per una nuovo disegno della fusione di alluminio, mentre la macchina sfoggia una inedita pompa di iniezione della 'Spica', che risulta essere in gran voga a quei tempi.  Poderoso il blocco motore dell' OTO 40 bicilindrico ad L L'assale anteriore risulta ad occhio particolarmente sottodimensionato |