Gli Oto mi ricordano l' infanzia

Quando ne ho rivisto uno uguale a quello di mio padre, non ho potuto fare a meno di comprarlo

Un museo unico al mondo !

Tutti i giornali ne hanno parlato

Tutti i giornali ne hanno parlato

Molto probabilmente dei trattori OTO si sarebbe perduta la memoria se un reggiano DOC, di nome Rino Benatti, non se ne fosse innamorato nel 1951, quando il padre acquistò un R3. Come per tutti i ragazzi di quel tempo, nonostante la tenera età di cinque anni, era necessario dare una mano in campagna, e Rino si mise alla guida del trattore, non senza difficoltà ad arrivare a schiacciare i malefici pedali invertiti. Inizialmente infatti, Rino lo usava solo per andare diritto e a bassa velocità durante la raccolta del fieno. Appassionate erano le discussioni con gli amici e gli agricoltori confinanti sui pregi e difetti dell’OTO confrontato con i Landini o i Fiat, discussioni nelle quali si finisce sempre per sostenere il proprio trattore a discapito di tutto. Le vicende della vita portano Rino ad abbandonare l’agricoltura per poi rientrarvi successivamente come trattorista; in quel periodo, nei dintorni di Bibbiano, nella pedecollina Reggiana, si imbatte in un OTO C 25 C e ne rimane folgorato, gli torna alla mente la sua gioventù e le tante ore passate sul trattore. Attrazione fatale, lo acquista e inizia a collezionare i trattori OTO. Bisogna sottolineare che non esistendo documentazioni e cronologie ufficiali della casa, collezionare e catalogare questi trattori è una impresa titanica. Benevolmente sopportato dalla moglie Annetta, Rino dedica ogni minuto del suo tempo libero alla collezione OTO, sino a raccoglierne ben 18 modelli perfettamente restaurati più altri da usare come parti di ricambio. OtoRino ( mai soprannome fu tanto azzeccato) ha completato l’opera creando nel 2007 il nuovissimo museo dei trattori OTO Melara a Barco di Bibbiano (Reggio Emilia) in Via XIV Maggio 108/2 tel. 338 1943872. Completata l’opera per modo di dire, perché la caccia agli OTO è sempre aperta, e Rino viene continuamente invitato alle mostre di trattori d’epoca, che hanno il non trascurabile difetto di svolgersi il sabato e la domenica, sfidando la notevole pazienza di Annetta.

Gli Oto di Rino in esposizione ad una festa di trattori d'epoca.

Gli Oto di Rino in esposizione ad una festa di trattori d'epoca.

 
Rino in una foto d'altri tempi

Rino in una foto d'altri tempi